Diocesi italiane


Sistema WEB-GIS per la gestione dei beni immobili delle Diocesi Italiane

 

Il progetto sviluppa un sistema informativo territoriale WEB-GIS aperto per catalogare, georeferenziare e gestire i beni immobili disponibili, secondo i due aspetti che li caratterizzano e cioè:

  • L’aspetto patrimoniale, gestionale ed amministrativo;
  • L’aspetto religioso, storico-culturale, artistico e turistico ecc.

Il sistema, basato sul GIS, ed è:

  • aperto e modulare;
  • conforme agli standard informatici vigenti, anche nello scambio dati;
  • pubblicabile e consultabile sul WEB (portale della Diocesi o altro).

La gestione e consultazione, dei dati grafici ed alfanumerici avviene sia in locale che in remoto. L’accesso ai dati può essere selezionato direttamente dal Gestore attraverso apposite chiavi abilitative.

Il sistema prevede di:

  1. Creare una banca dati geografica comune, dove allocare tutte le informazioni, formata da:
    • Cartografia catastale vettoriale;
    • Cartografia tecnica regionale numerica (CTRN);
    • Ortofoto digitali (eventuali);
    • Cartografia dei vincoli territoriali pertinenti;
    • Eventuali altre cartografie/rilievi disponibili.
  2. Creare e popolare i moduli di data base (banche dati alfanumeriche), integrati ed interrelati, relativi alle varie gestioni:
    • Gestioni patrimonio immobili;
    • Gestioni patrimoni storico-artistici, religiosi, museali, di settore, ecc.
  3. Attivare l’avviamento e la gestione del sistema, anche per fasi successive e con l’ istruzione del personale addetto

I principali soggetti coinvolti ed interessati in quanto tenutari dei dati e delle loro gestioni sono:

  • le Diocesi con funzione di Ente generale di riferimento, tenutario, valutatore e validatore di tutti i dati raccolti ed anche titolare di Commissioni dedicate a tipologie specifiche di beni immobili (tipo arte sacra, ecc.);
  • le Parrocchie, Foranie, Centri di Spiritualità, Santuari, Confraternite, Scuole, Musei, Associazioni, Enti, ed altre strutture religiose in capo alla Diocesi, con i loro beni e strutture (chiese, canoniche, oratori, strutture di servizio, scuole, convitti, strutture alberghiere, beni mobili di pregio storico artistico, ecc.);
  • l’istituto per il sostentamento del Clero con la sua autonomia funzionale e gestionale (beni posseduti, rendite, stime, compravendite, affitti, manutenzioni, ecc.).

IL sistema prevede due gestioni separate: una per le DIOCESI, PARROCCHIE, ecc. e l’altra per l’ISTITUTO.

 

BANCHE DATI E LORO GESTIONI

Le banche dati da caricare riguardano informazioni sulle caratteristiche, sulla gestione e sulla manutenzione di:

  • beni immobili;
  • beni mobili e storico artistici;
  • beni di uso diverso;
  • eventuali eventi/attività connesse.

Le banche dati possono prevedere una gestione:

  • in locale, suddivisa per caricamento e per consultazione o per ambedue, riservata alla Diocesi ed alle altre Strutture religiose autorizzate (password dedicate);
  • in remoto, su internet, per i dati ritenuti divulgabili al servizio delle categorie interessate e copyright, quali le Comunità religiose e parrocchiali, gli studiosi, il turismo e gli altri Enti territoriali cointeressati ed anche per ricevere dati da banche esterne autorizzate;
  • in sistema misto per attività specialistiche quali, ad esempio, la Commissione di arte sacra, con la sua modulistica e documentazione progettuale codificata.

 

Fasi attuative

Realizzare il progetto in una unica soluzione è normalmente una operazione assai gravoso, in termini sia temporali che economici. L’esperienza suggerisce quindi di formulare un percorso da attuare per fasi successive, work in progress, e cioè:

  • la prima fase (fase base) dedicata alla creazione delle basi cartografiche comuni e alle banche dati della gestione patrimoniale;
  • le fasi successive definite ed implementate sulla scorta delle necessità/opportunità che si andranno via via a palesare e sul grado di esperienza/efficienza nel frattempo maturato dal personale addetto.

 

Prima fase

LA COSTRUZIONE DELLA BANCA DATI GEOGRAFICA COMUNE

Questa fase prevede il caricamento delle cartografie e precisamente:

  • Cartografia catastale vettoriale fornita dal Dipartimento del territorio;
  • CTRN ed Ortofoto digitali fornite dalla Regione di competenza;
  • Dati alfanumerici relativi all’archivio censuario, forniti dall’Agenzia del Territorio.

Le operazioni previste per ogni singola banca cartografica sono:

 

Cartografia catastale

Consultazione dei dati relativi a un mappaleFigura 1 – Consultazione dei dati relativi a un mappale

I dati relativi alla cartografia catastale, (importati direttamente dai dati CXF forniti dall’Agenzia del Territorio) producono una serie di “features” areali puntuali e lineari.

Questi dati vengono trasformati da proiezione Cassini-Soldner a proiezione Gauss-Boaga utilizzando il modulo Karto® GIS Traslate. Questa operazione è indispensabile per unificare tutte le basi dati su un sistema di proiezione unico e comune. La operazione successiva prevede la mosaicatura delle mappe catastali, su base territoriale onde consentirne la gestione in continuo di tutto il territorio considerato. La features areale “PARTITARIO” contiene i dati relativi alle aree dei mappali.

Con le funzioni del modulo Karto® GIS Edit, ad ogni elemento grafico della feature class si collegano gli identificativi, foglio e mappale. Questi consentono di selezionare un elemento a video e di consultarne i dati alfanumerici (Figura 1). La tabella “PARTITARIO” viene relazionata con le tabelle dei dati censuari forniti dal Dipartimento del Territorio su file di tipo TXT.

Questi dati vengono importati direttamente su database ACCESS utilizzando un apposito modulo software di M2L denominato “Graffa”. Così è possibile estrarre/gestire tutte le proprietà -mappali–edifici- che sono censiti come beni di appartenenza (parrocchia, istituto del clero, diocesi, santuari, centri di spiritualità, ecc.).

 

CTRN cartografia aerofotogrammetria.

Cartografia aerofotogrammetria

La cartografia tecnica regionale numerica (C.T.R.N.) viene direttamente importata nel sistema utilizzando le apposite funzioni (importa file DWG/DXF). Diventa così disponibile per la consultazione e la stampa e può essere utilizzata in combinazione con le altre cartografie (catastale, ortofoto, ecc.). Tuttavia, per non appesantire troppo la rappresentazione grafica e consentire una lettura più immediata, la carta viene semplificata attivando soltanto i tematismi principali ed introducendo anche limiti specifici quali i confini delle Parrocchie, delle Foranie, delle Diocesi ed in genere di ogni altra zonizzazione territoriale ritenuta attinente (n.b. questi confini possono comunque essere modificati/aggiunti nel tempo).

 

Ortofoto digitali

Consultazione dei dati ortofoto digitale
Figura 3 – Consultazione dei dati relativi alla ortofoto digitale a colori

Il sistema può utilizzare tutti i tipi di file raster, comprese le ortofoto digitali a colori. I dati vengono importati già georeferenziati, quindi già disponibili per una loro sovrapposizione su altre cartografie vettoriali (cartografia catastale e aerofotogrammetrica, vds. Figura 3).

Il sistema gestisce anche l’uso combinato di dati raster e vettoriali.

 

Il data base relazionale

Il sistema cartografico-alfanumerico costruito come sopra descritto, consente di estrarre tutti gli elementi particelle ed edifici che i dati catastali censiti individuano come bene di proprietà del Soggetto competente (Diocesi, Parrocchia, Istituto, ecc.). Il sistema è predisposto anche per implementare eventuali mappali ed edifici che il Soggetto competente considera di sua proprietà, ma che al catasto risultano ancora intestati ad altri soggetti, siano essi persone fisiche o entità giuridiche.

Il progetto propone poi un modulo informatico ove caricare e memorizzare su data base relazionale anche i dati relativi all’utilizzo del bene quali i contratti in essere, i pagamenti, l’utilizzo effettivo, le caratteristiche del bene e tutte le altre informazioni disponibili ed utili per la conoscenza e gestione del bene stesso.

L’input dei dati viene “facilitato” con apposite maschere di digitazione delle schede (esempio figura 4). I dati vengono collegati ai dati grafici creando così un archivio integrato e biunivoco che permette – sistema GIS – ricerche incrociate partendo, indifferentemente, da individuazioni grafiche o da individuazioni alfanumeriche e ricevendo, parimenti, risposte sia in forma grafica, sia in forma alfanumerica.

 

Fasi successive

Le banche dati di settore

Dopo avere attivato la base dati comune vanno create e popolate le banche dati gestionali relative ai vari settori interessati in modo da ottenere un sistema conoscitivo e gestionale completo, facilmente aggiornabile, consultabile in tempo reale e con dati validati alla fonte.

Questa fase sviluppa pertanto una analisi dettagliata delle singole esigenze, delle qualità e quantità dei dati già disponibili, degli eventuali standard o metodologie imposte da altri sistemi cui ci si deve rapportare, dei centri di controllo ed aggiornamento dei dati, ecc.

Le sistematizzazioni dei dati proponibili sono molteplici e possono essere articolate secondo le specifiche esigenze di ogni diocesi.